Una notte da ricordare by Danielle Steel

autore:Danielle Steel
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2013-10-15T16:00:00+00:00

«Che aspetto ha il tuo amico? Normale?» s'informò Olympia trepidante.

Veronica le lanciò un'occhiataccia. «No, mamma. Ha tre teste e un osso che gli trapassa il naso da parte a parte. Sì, ha quasi sempre un aspetto normale. Sa perfettamente come ci si comporta e vedrai che quella sera non ci farà fare brutta figura.»

«Cosa significa ‘quasi sempre', scusa?» si azzardò a chiedere sua madre.

«È una specie di punk, ma niente di troppo estremo. Di solito si pettina con la cresta, ma per il debutto della sorella non lo ha fatto. Tranquilla, mamma. Si comporterà alla grande, te lo ripeto.»

«Lo spero», sospirò Olympia. Iniziava ad accusare un po' di stress per l'evento e continuava a rammaricarsi per l'assenza di Harry. Mai compagnia sarebbe stata peggio assortita: oltre a lei, Frieda, Margaret e il marito, il nuovo ragazzo di Ginny, Chauncey e Felicia.

Olympia parlò delle sue preoccupazioni con Charlie, prima del suo rientro al college. Sarebbe andato tutto bene, la rassicurò lui. In fondo si trattava di una sola serata. Cosa sarebbe potuto andare storto? Le ragazze avrebbero eseguito l'inchino di rito, fatto il giro della sala, ballato con i loro padri e trascorso il resto della serata a bere, mangiare e divertirsi.

«Tu fai sembrare tutto facile.» Olympia sorrise al primogenito. Charlie cercava sempre di calmare le acque e di tranquillizzarla. Era il suo conforto, non creava mai problemi e anzi si adoperava per appianarli quando se ne presentava qualcuno. Aveva sempre cercato di essere l'antitesi di tutto ciò che era Chauncey.

«Ma è tutto facile, mamma.» Ricambiò il sorriso con calore. La madre notò però nei suoi occhi una traccia della stessa tristezza intravista nella primavera scorsa, quando era morto il suo amico.

«Stai bene?» Lo fissò con attenzione, senza tuttavia riuscire a decifrare cosa lo turbasse. Sì, le nascondeva qualcosa. La donna sperò che non si trattasse di problemi seri. Charlie era sensibile e introverso, fin da quando era un bambino.

«Sì, mamma.»

«Sicuro? Ti trovi bene a scuola?»

«Benissimo, e sono strafelice di essere in dirittura d'arrivo. A giugno è finita.»

Olympia conosceva le inquietudini del figlio circa le scelte da fare per il suo futuro. Tra i suoi progetti c'era quello di andare in California a parlare con il padre dell'amico, ma non avrebbe fatto questo viaggio, come programmato in precedenza, dopo le feste di Natale, bensì durante le vacanze di primavera. Aveva anche inviato richiesta di iscrizione a Oxford per un anno prima di iscriversi alla facoltà di teologia di Harvard. Non c'era da stupirsi che fosse stressato, con tutte quelle scelte da considerare e le decisioni da prendere. Doveva capire cosa fare della propria vita, e per Charlie era importante avere la sensazione di fare la cosa giusta.

«Non preoccuparti troppo di ciò che vuoi fare. Prenderai la decisione migliore. Dai tempo al tempo.»

«So che si sistemerà ogni cosa, mamma.» Si sporse in avanti e la baciò. «Stai tranquilla pure tu. Hai parlato con papà, di recente?»

Olympia scosse la testa. «È da questa estate che non lo sento, dalla volta in cui si è arrabbiato con Veronica perché si rifiutava di debuttare.

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